L’Aardvark: il misterioso “maiale di terra” delle notti africane
- emaugell
- 5 giorni fa
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Nome comune: Aardvark
Nome scientifico: Orycteropus afer
Nome italiano: Oritteropo
Spesso confuso con un formichiere o con un parente del maiale per il suo aspetto curioso, l’aardvark è in realtà un animale del tutto unico. È l’unico rappresentante vivente del suo ordine, Tubulidentata, rendendolo un vero fossile vivente che abita le savane, le praterie e i boscaglie dell’Africa subsahariana, compresa la Namibia.
Che cos’è l’aardvark?
Il nome “aardvark” significa “maiale di terra” in afrikaans, ma non lasciarti ingannare: questo animale notturno non ha nulla a che vedere con i suini. Il suo corpo è massiccio e muscoloso, con una lunga coda conica, orecchie lunghe e dritte e un muso allungato perfetto per la sua dieta speciale.
Di cosa si nutre?
L’aardvark è un vero specialista: si nutre quasi esclusivamente di termiti, e in misura minore di formiche. Il suo olfatto è straordinariamente sviluppato e lo guida nel buio della notte verso i termitai nascosti nel terreno.
Come si nutre?
Una volta localizzato un termitaio, l’aardvark inizia a scavare con le sue forti zampe anteriori, dotate di lunghi artigli affilati. È in grado di rompere anche strutture dure e cementificate. Appena crea un’apertura, inserisce il suo lungo muso e tira fuori la lingua: stretta, appiccicosa e incredibilmente lunga (può superare i 30 cm), perfetta per catturare centinaia di termiti in pochi secondi. Si stima che un singolo aardvark possa consumare oltre 50.000 insetti in una sola notte!
Le tane dell’aardvark
Questo animale è anche uno straordinario scavatore: può costruire tane complesse lunghe fino a 10 metri, con varie camere e uscite di emergenza. Durante il giorno si rifugia in queste tane per sfuggire al calore e ai predatori. Quando un aardvark abbandona una tana, questa viene spesso riutilizzata da altri animali come facoceri, istrici, pangolini, licaoni e persino piccoli carnivori.
Avvistarlo in natura è un vero privilegio, spesso riservato ai safari notturni più fortunati. Se ti capita di scorgerne uno durante un viaggio in Namibia, puoi considerarti testimone di un incontro raro con una delle creature più affascinanti e antiche del continente africano.
L’aardvark in Namibia
In Namibia, l’aardvark è presente in molte aree naturali, ma la sua natura elusiva lo rende difficile da avvistare. È diffuso in habitat che variano dalla savana boscosa al bush arido, dove il suolo sabbioso facilita lo scavo delle tane. Le aree più favorevoli per un possibile incontro includono i parchi nazionali come l’Etosha National Park, la regione del Damaraland, le riserve private dell’Otjozondjupa e il Kalahari namibiano. Tuttavia, essendo notturno e solitario, l’aardvark raramente si lascia osservare. Le migliori occasioni per avvistarlo sono durante i game drive notturni, offerti da alcuni lodge e riserve private che permettono escursioni al tramonto o dopo il calare del sole.
Segni indiretti della presenza dell’aardvark
Anche se è raro incontrarlo direttamente, l’aardvark lascia dietro di sé numerosi indizi. Uno dei più evidenti è la presenza di ampie buche scavate nel terreno, spesso vicino a termitai o lungo piste sabbiose. Queste buche hanno bordi netti, sono profonde e possono apparire durante la notte e sparire il giorno dopo, ricoperte dalla sabbia mossa dal vento. Anche le tane abbandonate, di dimensioni generose e con aperture ovali, sono un chiaro segno della sua attività. In alcune aree, si possono osservare sentieri ben tracciati che l’aardvark percorre regolarmente nelle sue esplorazioni notturne. Inoltre, le guide esperte sono in grado di riconoscere le impronte delle zampe anteriori, caratterizzate da lunghi artigli e una forma allungata, simili a quelle di un piccolo scavatore.
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