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🦟 25 Aprile – Giornata Mondiale contro la Malaria

  • emaugell
  • 25 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 5 mag




Una battaglia silenziosa, ancora da vincere


Ogni anno, il 25 aprile, il mondo si unisce per ricordare una delle malattie più antiche e ancora oggi più pericolose: la malaria.

Un nome che suona lontano per chi vive in zone temperate, ma che in molte regioni del pianeta – soprattutto in Africa – è una minaccia quotidiana.


La Giornata Mondiale contro la Malaria non è solo un momento di riflessione. È un’occasione per fare il punto su una battaglia che si può vincere, ma che richiede attenzione, risorse e consapevolezza.

Perché la malaria non è solo una malattia: è anche il simbolo delle disuguaglianze sanitarie, dell’ingiustizia climatica e del legame profondo tra ambiente e salute.



🌍 Dove la malaria è ancora una realtà


In molti paesi africani, la malaria rappresenta ancora una seria emergenza sanitaria, soprattutto durante la stagione delle piogge.


Ogni anno, oltre 600.000 persone muoiono di malaria, la maggior parte bambini sotto i cinque anni. Eppure, si tratta di una malattia prevenibile e curabile.


Ma perché allora continua a uccidere?


La risposta è complessa. Dipende dalla mancanza di accesso alle cure, da condizioni ambientali favorevoli alla diffusione delle zanzare, dai cambiamenti climatici, dall’assenza di infrastrutture e da un sistema globale che spesso dimentica le battaglie che non fanno notizia.





🧭 Quando guido in Namibia…


…spesso mi trovo a parlare con i viaggiatori del tema della malaria.

Molti arrivano con dubbi, domande, paure.

Altri non sanno nemmeno che in certe aree può esserci rischio.

E io, come guida, ho il compito non solo di accompagnarli, ma anche di informare, preparare, rassicurare.


Ecco perché parliamo di profilassi, di prevenzione, di reti antizanzare, ma anche di conoscenza del contesto.

Perché conoscere è il primo passo per proteggere sé stessi e rispettare chi vive in quei luoghi tutto l’anno.



🌿 Natura e salute: un legame sottovalutato


La malaria ci insegna che ambiente e salute non sono separati.

Le zanzare anofele si riproducono in zone umide, pozze stagnanti, aree mal drenate.

Dove ci sono deforestazione, agricoltura intensiva, cambiamenti nei corsi d’acqua… lì il rischio aumenta.

E il cambiamento climatico, purtroppo, sta già ampliando le aree in cui la malaria può diffondersi.


Proteggere gli ecosistemi, garantire accesso all’acqua pulita, sostenere la ricerca e l’educazione sanitaria significa agire contro la malaria.

La salute delle persone comincia dalla salute dell’ambiente che le circonda.



✋ Cosa possiamo fare, anche da lontano?


Anche chi vive fuori dalle zone a rischio può contribuire:

• Informandosi e diffondendo consapevolezza

• Sostenendo organizzazioni che combattono la malaria sul campo

• Viaggiando in modo informato e responsabile

• Promuovendo la salute come diritto universale, non privilegio


Ogni rete antizanzare distribuita, ogni vaccino somministrato, ogni villaggio raggiunto dai programmi sanitari è un passo avanti.



💚 Una battaglia che possiamo vincere


La malaria è una malattia curabile, prevenibile, eliminabile.

Non appartiene al destino, ma alle condizioni in cui vivono le persone.

E quelle condizioni si possono cambiare.


Il 25 aprile, ricordiamoci di chi lotta ogni giorno contro questa malattia.

E di come, anche da molto lontano, possiamo fare la nostra parte per costruire un mondo più sano, più equo, più consapevole.




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