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🌍 25 Maggio – Giornata Mondiale dell’Africa

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  • 25 mag
  • Tempo di lettura: 4 min

Un continente dalle mille anime. Da ascoltare, comprendere, celebrare.



Il 25 maggio si celebra la Giornata Mondiale dell’Africa, una data simbolica che segna la nascita, nel 1963, dell’Organizzazione dell’Unità Africana (oggi Unione Africana), ma che negli anni è diventata un’occasione per riflettere sul ruolo, sulla bellezza e sulle sfide del continente africano.


In un mondo globalizzato, spesso l’Africa è raccontata attraverso semplificazioni ingiuste, se non addirittura distorte: povertà, conflitti, migrazioni, disastri ambientali. Ma queste sono solo alcune pagine, e nemmeno le più significative, della sua storia. La verità è che l’Africa è complessa, vivace, plurale, giovane, profonda. È un continente che custodisce una parte essenziale dell’identità dell’umanità intera.




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L’Africa non è un Paese. È un mondo.



Quando si parla di “Africa” si tende spesso, erroneamente, a pensare a una realtà omogenea. In realtà, l’Africa è il secondo continente più vasto e popoloso del mondo, con oltre 1,4 miliardi di abitanti, più di 2000 lingue parlate, decine di religioni, tradizioni antichissime e culture in costante evoluzione.


Dalle coste mediterranee del Maghreb ai deserti del Sahara, dai vulcani dell’Altopiano etiopico alle foreste del bacino del Congo, dalle savane dell’Africa australe alle isole dell’Oceano Indiano, ogni angolo di questo continente offre una visione diversa del mondo, della spiritualità, del tempo, della vita comunitaria.




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Namibia: uno specchio sincero dell’Africa meridionale



La Namibia, dove vivo e lavoro da oltre vent’anni, è un luogo in cui l’essenza dell’Africa si mostra in modo autentico, essenziale, silenzioso ma potente.


Qui la natura domina lo spazio, ma sono le persone a dare profondità ai luoghi.


  • I San, chiamati anche “boscimani”, sono custodi di una sapienza antichissima: cacciatori-raccoglitori che leggono il paesaggio come un libro aperto, parlano con i clic e raccontano storie scolpite nelle rocce da migliaia di anni.

  • Gli Himba, con la loro pelle cosparsa di ocra rossa e i loro rituali quotidiani, rappresentano un esempio di resistenza culturale in un mondo che cambia troppo in fretta.

  • Gli Herero, sopravvissuti a una delle più drammatiche pagine del colonialismo tedesco, portano oggi con orgoglio abiti ispirati al periodo vittoriano, trasformando un trauma in identità.

  • Gli Ovambo, il gruppo più numeroso, sono il cuore pulsante della vita economica e sociale del nord.

  • I Nama, Damara, Kavango, Capriviani e tanti altri, ognuno con la propria lingua, mitologia e forma di organizzazione sociale, concorrono a formare una nazione multietnica e multiculturale, che ancora oggi lotta per valorizzare la propria diversità.






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Viaggiare in Africa: un atto di ascolto, non di conquista



Chi si avvicina all’Africa con rispetto, non come spettatore, ma come viaggiatore consapevole, sa che non ci si limita a vedere paesaggi. Si viene accolti in una dimensione diversa del tempo e dell’umano.

Il tempo in Africa non è lineare, è circolare: si misura nel sorgere del sole, nei canti della sera, nei gesti della condivisione.


In ogni viaggio che accompagno in Namibia, cerco di trasmettere questo:


  • che l’Africa non si fotografa soltanto, si vive;

  • che non si attraversa senza lasciare traccia, ma ogni passo può diventare incontro, crescita, cambiamento;

  • che la cultura è ovunque, non solo nei villaggi o nei musei, ma nella lingua, nel modo in cui si offre ospitalità, nel modo in cui si guarda, si risponde, si tace.





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Una giornata per celebrare l’Africa… ogni giorno



Il 25 maggio è un giorno simbolico. Ma l’Africa andrebbe celebrata ogni giorno, riconoscendone il valore nella nostra storia, nella nostra cultura, nel nostro presente.


  • La culla dell’umanità: qui sono stati ritrovati i più antichi fossili di Homo sapiens.

  • Una miniera di lingue: l’Africa è il continente con la più alta diversità linguistica al mondo.

  • Un laboratorio culturale: arte, musica, moda, spiritualità africane stanno influenzando profondamente il mondo contemporaneo.

  • Un continente giovane: oltre il 60% della popolazione africana ha meno di 25 anni. Una forza demografica e creativa enorme, in cerca di voce e di spazio.





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Turismo come ponte culturale



Quando progettiamo un viaggio in Africa, dobbiamo domandarci: che tipo di viaggiatori vogliamo essere?


  • Siamo disposti ad ascoltare prima di parlare?

  • A lasciare da parte i pregiudizi e lasciarci sorprendere?

  • A rispettare le comunità locali e contribuire in modo positivo?



Il turismo consapevole è uno strumento potente. Può:


  • generare reddito equo e sostenibile per le comunità

  • sostenere progetti educativi e sanitari

  • promuovere la conservazione del patrimonio naturale e culturale

  • favorire l’incontro tra mondi diversi





✈️

Scopri la Namibia e l’Africa con uno sguardo nuovo



Ogni mio tour è pensato per essere non solo un’esperienza di viaggio, ma un viaggio di esperienza.

Un modo per conoscere e riconoscere. Per camminare al fianco delle persone. Per sentire la voce dell’Africa, non solo osservarla da un finestrino.





💬 Concludendo…



L’Africa non è silenzio, non è miseria, non è arretratezza.

È musica, resistenza, futuro, risorsa.

È una radice profonda da cui tutto è nato, e da cui possiamo ancora imparare moltissimo.


Il mio invito, in questa giornata speciale, è:

📣 Leggete l’Africa, parlate dell’Africa, ascoltate l’Africa. Ma soprattutto, incontratela. Di persona. Con rispetto. Con il cuore aperto.





 
 
 

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